I
Ah, cara amica, sai cos’è il suono dei gemiti d’amore, poetico e autentico?
II
E’ il suono della “creazione” in movimento, il rumore che non finisce dello stupendo “molto buono” all’apertura di “Bereshit”, il suono che si approfonda ed invade. La sua eco mi accompagna.
III
E’ il profumo del suono! E se mi trovo dove sia, San Paolo, Napoli o New York, non importa, quel suono e quell’odore mi accompagnano completamente.
IV
Profumo e suono da incollare alla persona amata, vibrante di piena vita, sotto il bagno del sudore della danza originale. Ed io guardando il suo viso rosso e umido, baciando quelle labbra, e quei capelli bagnati nell’intensità e ascoltando la voce del gemito – il gemito d’amore lanciato in aria, come dai lupi, trasformandosi in urla…
V
Eppure, cara amica, dopo l’unzione, due esseri, amati e amorevoli, incontrati nello spazio della viva poesia, dormendo con le loro bocche incollate l’una all’altra, estendendo l’ultimo bacio, il bacio che non si vuole perdere … Ecco, cara amica, il lungo bacio, il bacio mescolato e il segno del vino e dell’acqua scambiati di bocca alla bocca, perché non c’era tempo o la voglia di bicchieri o coppi.
VI
Non sono stati necessari! Bicchieri e coppi non erano necessari, perché volevamo il vino e l’acqua, nell’armonia del bacio, il bacio-vino-acqua, l’acqua-bacio-vino, il vino-acqua-bacio e mordere, annusare, l’incontro di corpi alla gioia del godimento musicale…
VII
Per questo, dormivamo con le bocche insieme, e quando svegliati sotto il sole di mezzogiorno, ecco, ancora con le bocche nel bacio continuato.
VIII
Era il senso dell’occupazione, della resistenza e presenza. E la corsa delle vite che venivano da lontano, dalla distanza, e hanno trovato la sua fonte, la vita nella semplicità di un bacio profondo, al centro.
IX
Era, poi, la paura, timore delle labbra perdendo delle labbra, paura di perdere le labbra, paura di perdere … e parlavamo poco, il minimo, per non abbandonarsi il bacio, e mangiavamo poco di non lasciare il bacio.
X
Comunemente, il cioccolato all’altra bocca, per non perdere il bacio: bacio-cioccolato-bacio-acqua-bacio-vino.
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Pietro Nardella-Dellova
in “Una amica a New York: Sulle anime del Vesuvio”. LA MORTE DEL POETA. 2009
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Immagine di Alessio Delfino, Italy